Dolce, spiazzante, sincero.
Un viaggio in due tempi, quello di Burt e Verena, vibrato della luce improvvisa della sorpresa e della scoperta – l’inaspettata gravidanza di Verena- e che poi si fa colorato nell’ imprevedibile esplorazione di nuovi mondi possibili, in cui si buttano a bruciapelo.
Due anti-eroi moderni, Burt e Verena, protagonisti di un “Bildungsroman” a due, dal ritmo allungato e disteso, screziato dalla polifonia delle opinioni, intorno a loro, a tratti comiche e grottesche, sul mestiere più difficile del mondo: quello di genitori. La loro storia si (ri)costruisce infatti intorno a quella degli altri, raccontata in agili micro-ritratti, istantanee di un America stanca e confusa, quasi spaesata.
Quando Verena e Burt, il suo buffo e tenero compagno di vita, scoprono che presto avranno un figlio, la loro storia subisce un’accelerazione. Dalla triste roulotte, orizzonte del loro precario e indeciso amore, i due se ne escono ad annusare il mondo per capire dove andare a ricostruire una vita migliore e stanare, finalmente, l’energia di un futuro che prima non c’era, e che stentava ad arrivare. La notizia della nascita esplode calma e silenziosa dentro ai loro (mancati) progetti di vita, scrollandoli dal torpore mortale e inerte in cui si erano costretti a vicenda.
Inizia così l’avventura attraverso l’America, raccontata dagli sguardi aperti e naiv dei due innamorati, che osservano con paziente ironia le storie degli amici e dei parenti alla prese con il ruolo di genitori. Chi intrappolato dentro al proprio cliché, come i genitori di Burt, che inseguono il loro sogno di Libertà Assoluta dai legami e se ne vanno a vivere in Europa negandosi la gioia della imminente nascita di un nipote. Chi intento invece a demolire i propri sogni passati, come la coppia di ex-colleghi di Verena, che offre il volto più sfatto e amaro dell’America, quello del disincanto che impietosamente divora i propri figli. Chi, come la coppia di amici, a Montreal, che vivono in una casa meravigliosa, con idee progressiste, in mezzo a tanti allegri bambini adottivi, ma che nascondono in realtà un dolore intimo e privato.
Gli occhi di Burt e di Verena si posano con maturità sui drammi, sorvolano con leggerezza sulle follie (esilaranti) degli amici hippies, e trovano, alla fine, il proprio sguardo sulle cose e sul mondo, nella casa di famiglia di Verena, che si affaccia sul mare.