Io, Nessuno e Polifemo | Teatro Olimpico di Vicenza. A teatro bisogna spegnere la luce.
Spegnere la luce è un piccolo gesto.
Un clic. Un clic che non fa rumore. Un clic che interferisce con l’immaginazione, la frulla, la incatena. Oppure la culla.
Emma Dante del buio ha fatto la sua grotta. Il suo anfratto naturale dove riparare quello che c’è di più prezioso: la luce.
La luce perduta, la luce che non c’è, la luce che verrà.
Non è un caso che questa sua stagione teatrale come direttrice artistica al Teatro Comunale di Vicenza l’abbia aperta con il suo “Io, Nessuno e Polifemo”. Un occhio perduto, un terzo occhio mostruoso, un bulbo orribile e cieco da dove fuoriesce tutto l’amore doloroso per la Lingua, la letteratura, la poesia perduta e quella ritrovata. In un contenzioso solo apparente tra l’italiano, il dialetto e il Mito. In un “Corpo a corpo” non solo dialettico con il Teatro. Una “lectio magistralis” sulla poetica di Emma Dante spiegata da Emma Dante.
Domanda: perché mettere i sottotitoli in italiano? Per i non vedenti?
Anna Trevisan
67° Ciclo di spettacoli Classici
Teatro Olimpico di Vicenza- 17/20 Settembre 2014
Io nessuno e Polifemo
regia Emma Dante; con Emma Dante, Salvatore D’Onofrio, Carmine Maringola, Federica Aloisio, Giusi Viceri, Viola Carinci; musiche eseguite dal vivo da Serena Ganci; costumi Emma Dante; scene Carmine Maringola; luci Cristian Zucaro; coreografie Sandro Maria Campagna, assistente alla regia Daniela Gusmano; produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo.
Prima Assoluta