La verità, vi prego, sull’amore |
“La verità, vi prego, sull’amore” chiedeva in versi W.H. Auden. Giulio D’Anna ha scelto di interrogare la verità sull’amore in forma di musical. È lui stesso, infatti, ad aver definito questo suo lavoro come “musical”, durante l’incontro aperto con il pubblico, anche se non siamo così convinti che la definizione renda ragione di un lavoro costruito su molti piani, non solo musical-canori, nato in punta di piedi, dal teatro e dalla danza, sulla scia vaporosa di un patetico già mille volte rincuorato dalla miglior tradizione di Wuppertal e, ciononostante, ancora oggi troppo spesso dimenticato oppure mal capito.
Sul patetico
Perché “Ooooooo” è uno spettacolo fortemente patetico, e non certo in un senso deteriore. “Ooooooo” è patetico, ma non melenso; è patetico ma non banale; è patetico ma non superficiale. È patetico, di quel patetico al quale Schiller dedicò un saggio, e che Beethoven musicò in una Sonata: la numero otto. “Tutti abbiamo sognato di essere nudi”, recita l’incipit dei sottotitoli che accompagneranno gli spettatori per tutta la durata dello spettacolo. Probabilmente, tutti siamo nudi, nostro malgrado, quando finisce una storia d’amore. Quando patiamo un abbandono. Quando perdiamo qualcuno. Questa vulnerabilità a volte inaccettabile Giulio D’Anna ce la mostra e ce la consegna in tutta la sua estrema, disarmante, tenera semplicità. I corpi che la raccontano sono quelli giovani e naturali di otto performer, davvero belli, davvero bravi.
Feelings
I sottotitoli consegnano al pubblico il messaggio in modo accettabile perché ironico, quantitativo, verbal-razionale. Attraccano sulla nostra materia grigia con statistiche buffe, questionari, finestre numeriche su abitudini e orientamenti sessuali, su tematiche spinose come il bullismo, l’aborto, la violenza nella coppia. I corpi dei perfomers si abbracciano, si stringono, cantano “Feelings”, e lasciano che sia la loro pelle nuda, sincera, naturale a raccontare la verità, tutta la verità sull’amore. Cantano con voci pulite quasi bianche l’abbandono affettivo, il pianto bambino di chi viene lasciato dai genitori ad elaborare il loro divorzio, di chi viene sommerso da lutti, di chi non riesce a sopportare la solitudine della diversità.
Il coraggio della nudità
Cadute, prese, lanci nel vuoto, recriminazioni, tuffi innamorati all’indietro rischiando di cadere nel buio. Tutto questo si trasforma via via in un rituale di gruppo, sonoro e tribale, cadenzato da batter di piedi e di mani e da schioccar di dita che strozzano in un nodo le emozioni e poi le sciolgono in riso e in pianto. Questi ragazzi cantano e ballano e si abbracciano e si confidano con noi, seduti al sicuro e al buio, con noi, incapaci di arrenderci al nucleo originario dell’amore, con noi ai quali è diretto il loro esorcismo, il loro rito apotropaico per liberarci dalla paura e farci ritrovare finalmente il coraggio di aprire non solo il cuore ma anche e soprattutto la mente, non solo al sogno, non solo all’amore ma anche al dolore di perderlo. Questo spettacolo intelligente, ironico, ben costruito, pensato e appassionato ci dice la verità sull’amore, domandandoci in cambio il coraggio di commuoverci, di tornare ad applaudire il patetico, senza più bisogno di essere persuasi da argomentazioni, logomachie e mastodontiche intellettualizzazioni. Un invito al coraggio di arrendersi alle emozioni e di accettarle. Senza vergogna.
Anna Trevisan
Terrestri | Stagione 2014-15. Teatro Astra, Vicenza – 29 Novembre 2014
“Oooooooo” di Giulio D’Anna
concept, direzione e coreografia Giulio D’Anna; co-creazione e interpretazione Francesco Barba, Lana Coporda, Martina Gabrielli, Tiana Hemlock-Yensen, Anastasiia Liubchenko, Pavlos Marios Ktoridis, Maciej Sado e Isadora Tomasi; drammaturgia Justa ter Haar; progetto vincitore del premio Anticorpi XL CollaborAction 2013.