
Il film saudita The perfect candidate conferma il teorema del Mostro che recita: “La cinematografia interessante si produce a est di Istanbul”. Film scarni, essenziali, quindi ricchi di stile, in grado di restituire la vita profonda di popoli giunti da poco nel vortice della modernità, nella vita accelerata in grado di donare estasi, orrore e consapevolezza. La regista (una donna!) narra cosa significa per una giovane saudita essere un medico, da poco guidare un’automobile ed entrare in politica in un paese dove vige radicata nelle norme e nelle menti la purdah, la separazione dei sessi fin nello sguardo. E svolge la sua narrazione con un tocco alla Jane Austen delicato ed acuto, spregiudicato e comprensivo delle limitazioni della libertà vigenti in una società retta sulla religione.
Il Mostro Marino alias S.M.
Biennale Cinema 2019, Venezia 76 Concorso The Perfect Candidate Regia: Haifaa Al Mansour Produzione: Razor Film Produktion (Gerhard Meixner, Roman Paul), Haifaa Al Mansour’s Establishment for Audiovisual Media (Haifaa Al Mansour) Durata: 101’ Lingua: arabo Paesi: Arabia Saudita, Germania Interpreti: Mila Alzahrani, Dhay, Nourah Al Awad, Khalid Abdulrhim Sceneggiatura: Haifaa Al Mansour, Brad Niemann Fotografia: Patrick Orth Montaggio: Andreas Wodraschke Scenografia: Olivier Meidinger Costumi: Heike Fademrecht Musica: Volker Bertelmann Suono: Uve Haußig