
Con “L’ultimo imperatore” Bertolucci rese omaggio alla millenaria civiltà cinese. Diventata una delle principali cinematografie mondiali, la cinematografia cinese restituisce il favore con “Saturday fiction” e realizza la versione orientale de “Il conformista” ambientata nelle concessioni orientali di Shangai durante l’occupazione giapponese. Le concessioni erano aree della città amministrate dalle potenze europee che dal ‘37 al ‘41, cioè fino all’attacco a Pearl Harbour, godevano di una relativa autonomia, isole di consuetudini e libertà di espressione occidentali come sarà poi Berlino nel dopoguerra. Volendo strafare Lou Ye costruisce però un indigesto bignami di cinema: bianco e nero e montaggio Nouvelle Vogue, trama che mescola finzione teatrale e plot spionistico, infine sparatorie forsennate stile Hong Kong.
Il Mostro Marino alias S.M.
Biennale Cinema 2019 - Venezia 76 Concorso Lan xin da ju yuan (Teatro Lyceum) Regia: Ye Lou Produzione: Yingfilms (Ma Yingli), Qianyi Times, Lou Ye, Bai An Films, Tianyi Movie & Tv Durata: 126’ Lingua: mandarino, inglese, giapponese, francese, tedesco Paesi: Cina Interpreti: Gong Li, Mark Chao, Joe Odagiri, Pascal Greggory, Tom Wlaschiha, Huang Xiangli Sceneggiatura: Ma Yingli Fotografia: Zeng Jian Montaggio: Lou Ye, Feng Shan Yulin Scenografia: Zhong Cheng Costumi: Linlin May Suono: Fu Kang Effetti visivi: Wang Lei Note: dal romanzo Death of Shanghai di Hong Ying