
I supereroi, anche un po’ mostruosi, tirano anche a Venezia. Qualche accenno era venuto da “Birdman” presentato 2014 e da “The shape of water” vincitore del Leone del 2017. Oggi è la volta del romanzo di formazione a Gotham City del cattivissimo eroe negativo dei DC Comics, il nemico giurato di Batman. Fortunatamente ci siamo scampati gli Avengers della Marvel, che non reggo proprio. Nel 1989 ebbi l’occasione di vedere negli States il cupo Batman di Tim Burton e lo trovai potente, originale, veramente cinematografico e affrancato dal fumetto. L’operazione portata avanti in “Joker”, alla ricerca di originalità, consiste all’opposto nell’abolire la dimensione gotica della saga e collocare la narrazione nella realtà urbana degli anni ‘70, come hanno fatto Tarantino nel suo ultimo film e Fincher nella serie “Mindhunter” per Netflix. Gotham è New York ed altre metropoli, con inquadrature di vie e stazioni della metropolitana che citano “Il braccio violento della legge”, “I tre giorni del Condor” e tanti altri film, stuzzicando gli attempati cinefili della Mostra, come il vostro Mostro. Tutto molto ben fatto, ben scritto e girato, riesce l’operazione “sympathy for the monster”, il film è godibile e vince il Leone. Ma non appassiona l’autentico Mostro della Laguna.
Chiude la Mostra e il Mostro ritorna sui fondali. Ha perso molti film importanti, in particolare il “Dreyfus” di Polanski, e se ne scusa. Ha intravisto le anatre di Sant’Alvie’s e quindi non affonderà con i suoi tentacoli le barche dei cacciatori. Saluta e raccomanda ai suoi lettori di visitare spesso il blog “Multiculti – Another day on the earth” di Anna Trevisan. Ha bisogno di clic e li merita.
Il Mostro Marino alias S.M.
Biennale Cinema 2019, Venezia 76 Concorso “Joker” Leone d’Oro per il miglior film Regia: Todd Phillips Produzione: Joint Effort (Todd Phillips, Bradley Cooper, Emma Tillinger) Durata: 118’ Lingua: inglese Paesi: Usa Interpreti: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy Sceneggiatura: Todd Phillips, Scott Silver Fotografia: Lawrence Sher Montaggio: Jeff Groth Scenografia: Mark Friedberg Costumi: Mark Bridges Musica: Hildur Guðnadóttir Suono: Alan Robert Murray, Tom Ozanich Effetti visivi: Doug Facciponti, Jeff Brink Note: 18+